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Natale in anticipo

Natale in anticipo

Un po' dappertutto in Francia, il Natale comincia a novembre. Il giorno di Ognissanti c'è solo una categoria di lavoratori che non può godersi il giorno di vacanza: i montatori di luminarie. Tutti gli anni i primi giorni di novembre loro sono lì ad assicurare ghirlande, abeti e Babbi Natali luminosi, scintillanti e anche un po' kitsch, a tutta la città.

Qui a Chambéry, è così. Catapultati nell'atmosfera di Natale con largo anticipo, gli "chambériens" non sembrano affatto esserne disturbati, anzi, è da un mese che attendono e fremono per l'evento dell'anno: l'apertura del mercatino di Natale. E mentre a me sembra di dover smaltire una sorta di jet lag, qui è già tempo di pupazzi di neve (finta, per il momento) e vin brulé. Ebbene sì, ieri 29 novembre, questo famoso mercatino ha aperto le porte ad una cosa come 50.000 persone che si sono riversate tra le stradine del centro in cerca del regalo perfetto o semplicemente di crêpes, gauffres e macarons.

Il mercatino di Natale di Chambéry ha lo stesso stile di quelli più famosi delle regioni della Francia dell'est come l'Alsazia e la Franca Contea, solo in versione mini. Se Strasburgo a dicembre è invasa dal mercato che si spinge fino alle porte della città, qui a Chambéry solo la via pedonale, quella più centrale è adibita all'accoglienza degli stand. Ci sono tante piccole casine di legno addobbate a dovere ed ognuna vende qualcosa di particolare e caratteristico. Si possono trovare: berretti e guanti di lane pregiate, saponi e saponette artigianali, miele e marmellate fatte in casa, dolci tipici regionali, gioielli e bijoux fabbricati a mano e tante altre cose. In più c'è lo chalet di Babbo Natale dove i bambini fanno la coda per evitare di scrivere la letterina e confessare direttamente al Père Noël i loro desideri.

L'atmosfera è calorosa e ti fa sentire a casa. Per me Natale vuol dire casa e camminare in mezzo alle luci sulle note di Jingle Bells è come se fosse partito il conto alla rovescia e significa che manca poco al momento in cui sarò seduta ad una tavola imbandita, davanti a un piatto di tortellini fatti dalla nonna e circondata dalla mia famiglia. 

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Giovedì, 25 Aprile 2024
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