Ricordo ancora la notte del mio primo volo (è per vero il mio secondo volo visto che andai in Australia nel 2000 come regalo per i miei 18 anni – c’è chi prende la patente e chi come me vola) ma per me quel volo fu un po’ il primo… il primo viaggio così lungo da sola… il primo viaggio in cui partivo all’avventura in un posto di cui non conoscevo la lingua. Il panico.
Era notte avanzata quando mia sorella busso alla mia stanza e mi disse “è ora, andiamo che ti accompagno in aeroporto”... il batticuore, come quando ti innamori o hai tanta paura… il terrore… le mie parole: “no, non parto, ho cambiato idea… io parlo francese non inglese”… e la risposta di mia sorella, risoluta e pragmatica come sempre, “hai fatto il biglietto, parti.”
Per cui non c’è via di scampo, si parte. Nei “guai” in cui ci si mette da soli bisogna uscirne da soli. Fa parte del crescere!
M’imbarco con un micro vocabolario di inglese, un frasario e qualche dollaro australiano datomi dai miei in caso di bisogno… 20 kg di bagaglio per 8 mesi di vita. Parto. Il primo scalo a Francoforte. Secondo volo, m’imbarco. 12 ore dopo arrivo a Bangkok. M’imbarco. 8 ore dopo arrivo a Melbourne. Non so più dove sono. Non so che ore sono. Mi sento come drogata. Dopo circa 28 ore di viaggio, cibi e odori di tutti tipi, aria condizionata sparata sulla testa… reduce da un’esperienza direi alquanto alienante in cui ti senti come un pollo in gabbia, arrivo.

Sono a Melbourne. In aereoporto. Primo step le valigie, secondo step l’immigrazione, terzo step la dogana. Sono in un limbo, vivo un non senso di quello che accade. Allucinata dal lungo viaggio, persone in divisa mi iniziano a rivolgere domande sui miei intenti in terra australe. Una poliziotta mi chiede se parlo inglese, un agente della security dell’aereoporto mi chiede se ho droghe, cibi o prodotti proibiti…e chiede di aprire la valigia per un’ispezione. Tutto ok, il doganiere mi fa entrare… e mi dice con un sorriso gioioso “Enjoy Australia!”.
Sono arrivata, non ci credo. Sono arrivata e l’avventura ora è reale.

Prima di lasciarvi mi permetto di darvi alcuni tips, consigli utili a come sopravvivere ad un giorno e passa di viaggio… dato che ormai al mio quasi decimo “avanti e indietro” mi considero un po’ un’esperta del lungo viaggio, una pendolare tra i due emisferi.
1. Vestirsi comodi, no stivali, se possibile ciabatte e calzini…onde evitare la rottura in vari aereoporti del togliti gli stivali per passarli ai raggi x….
2. Mettersi un bel po’ di crema durante il viaggio…27 ore di aria condizionata seccano assai la pelle!
3. In volo coprirsi bene, cappellino e coperte se non volete arrivare ammalati… soprattutto se siete nei posti di coda nella corsia centrale. Li si gela…
4. Visto che è gratis, se amate il vino, il rum e qualsiasi altro alcolico… bevete! Cercate di raggiungere uno stato di ebrezza che aiuti il sonno e lo scorrere delle ore…
5. Portatevi un piccolo beauty-case in volo…che vi aiuti a ritornare umano ai vari scali…
6. Ubriacatevi di film che devono ancora uscire in Italia e se siete fortunati fate chiacchere con i compagni di viaggio… se siete ancora più fortunati che il volo non è super pieno sdraiatevi appena potete così da occupare posti e “crearvi un letto”. Le vostre gambe e la vostra schiena ringrazieranno!
7. Portatevi dati quali dove dormirete la prima notte via e indirizzo, perché in aereo vi verrà richiesto di compilare una schedina per l’immigrazione dove chiedono anche questo.
8. Non portate nulla di illegale che le dogane australiane non scherzano, e se lo fate meglio dichiararlo… prima di ricevere multe o rifiuti di ingresso.
Enjoy!;)