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Ogni tanto mi stupisco della incredibile varietà di attività in cui ci si può imbattere nella Cina di strada. Anche nelle grandi città si sviluppa un senso di comunità locale, anzi, a maggior ragione nelle grandi città: poiché le dimensioni così estese costringono l’individuo a ritagliarsi uno spazio dentro lo spazio, dentro il quale vivere e mettere radici che siano a misura d’uomo (e non di metropoli).
Quindi si parla molto spesso di 小区 che è un po’ il quartiere, un po’ appunto la comunità del condominio, piuttosto che tutto ciò che è racchiuso tra casa e il supermercato più vicino. Ecco, in questi triangoli di punti fermi in cui la vita di ogni cinese si sviluppa, sono anche altrettanto importanti le attività di strada, quelle che hanno popolato questo spazio-blog fino ad adesso, ad esempio nei racconti sulla ginnastica dolce o i balli di gruppo.
Ecco, per tornare allo spunto iniziale, dicevo, se ne incontrano di ogni genere in terra cinese. Tra le tante stranezze in cui mi sono imbattuta, anche questa animazione di strada: una seriosa e competitiva gara di lavoro a maglia combinata con uno show man canterino folkloristico e soprattutto, particolarmente convinto, a fare da sfarzoso tappeto sonoro.
Ecco quindi che una schiera di signore dai capelli permanentati - poiché di natura il liscio domina largamente, superata una certa età tra le signore va molto di moda il riccio - munite di soli ferri e di filati di lana, si sono giocate il tutto per tutto per convincere la giuria sulla velocità e precisione del punto. Chiaramente anche in queste situazioni accorre il pubblico e c’è una spettacolosa moderazione svolta da un presentatore (o presentatrice): insomma, si tratta di uno show a tutti gli effetti, sebbene organizzato in piccolo, ma su queste cose in Cina ci si prodiga sempre con molta serietà.
Notate il tocco preciso, l’infilzata diretta delle signore che non si lasciano intimidire dalla pressione del tempo, ma agiscono il più rapidamente possibile.
Chi ha vinto? Non lo so, a quel tempo non capivo nulla di quello che mi succedeva attorno, sul marciapiede di un anfratto di un piccolo quartierino; non ho fatto altro che lasciarmi catturare incredula dal fascino di quello spettacolo, di quella sfida all’ultimo punto.