Faccio parte di una redazione di giovani ragazzi tra i 16 e i 24 anni. Intervistiamo giornalisti che lavorano un po’ in tutto il mondo, per tutte le testate internazionali.
Oggi pomeriggio sono stata al Workshop per preparare le domande da fare ai nostri ospiti al festival di Internazionale a Ferrara.
In questi incontri studiamo la vita di ciascun personaggio, ed il perché ha preso la decisione di fare un lavoro che richiede di spostarsi tra una città e l’altra, da un paese all'altro, da un continente all'altro. Le informazioni e le risposte che troviamo ci lasciano a bocca aperta e ci fanno ogni volta sognare a occhi aperti!!!
La mia piccola città per tre giorni diventa meta di tantissime persone che vengono da tutta Italia pur di assistere ai loro scrittori, registi, attori e cantanti preferiti.
Alcuni intervistati sono italiani che lavorano, o hanno lavorato, all'estero, quindi basta studiare un po’ le loro biografie e preparare le domande opportune, ma la parte migliore viene quando il nostro ospite è di un'altra nazione e magari non parla nemmeno bene l’italiano. Ci troviamo così ogni volta a doverci incoraggiare l’un l’altro per fare un’intervista in lingua straniera.
Inizialmente per la timidezza nessuno si offre, ma piano piano i volontari saltano fuori eccome!!
Quest’anno lo staff non ci fornirà il solito lascia-passare con il nostro nome e la scritta STAMPA (per tutti coloro che fanno parte della stampa e dell'ambito giornalistico), ma GUEST, che in inglese significa OSPITI.
In questo periodo Ferrara diventa bellissima e molto vivace. Non solo si sentono accenti di persone da altri paesi ma addirittura da altre zone d’Italia, venute in questa calma città dell’Emilia-Romagna per vivere tre giorni in un “mondo internazionale” come dice il nome stesso del festival.
Non posso ancora scrivervi il contenuto dei nostri Workshop ma una volta pronto il tutto, vi racconterò ogni cosa...