Il minareto tra storia e uno sguardo all’in giu’
Vivendo al cairo, il minareto e’ il simbolo che vi indica un quartiere, una zona, una presenza e una differenza proabilmente con il paesaggio, anche mentale, con sui si e’ cresciuti. Personalmente ho guardato sempre con stupore a queste forme affusolate che scalano il cielo.
Recentemente, mi e’ capitato tra le mani un articolo scritto nel 1910 sulle origini e la storia del minareto. Molti dettagli rimangono avvolti tra le nebbie della storia e le luci flebili della leggenda. Il nome in se stesso e’ “strano” e la parola puo’ aver avuto in origine il significato di oggetto che da luce, torre di luce o addirittura faro.
Al di la’ delle disquisizioni semantiche, dalle sue altezze si propaga l’invito cinque volte al giorno alla preghiera. Salendo le scale di diversi minareti si ha l’impressione che le ripide scale siano sempre le stesse, lucide e levigate da secoli di passaggi anonimi. La leggenda narra che il minareto elicoidale della moschea di Ibn toulun fu progettato partendo da un semplice foglio di carta arrotolato attorno a un dito.
Faticando un po, raggiungerete delle altezze che vi offriranno una prospettiva del tutto diversa. Girando a 360 gradi incontrete non solo nuvole di smog, antenne satellitari e panni stesi come bandiere di familiare quotidianita’. Da quell’osservatorio scoprirete una citta’ sospesa e nascosta agli sguardi indiscreti: piccoli rifugi di assi di legno e latta appoggiati come nidi pericolanti; magazzini a cielo aperto per le necessita’ della vita quotidiana; ed i tanti senza nome che continuano a raggiungere la metropoli del Cairo in cerca di una vita migliore.
L’occhio viaggera’ velocemente in cerca della rocca della cittadella, le sagome delle piramidi come miraggi del passato e i grattacieli che promettono futuro.
Alla prossima settimana…Inshallah