Nel febbraio 2008 un po’ annoiata da quella che era la mia vita e dal fatto che avevo finito tutti gli esami Universitari in anticipo…decisi di partire per un’esperienza “downunder”. Fatto il biglietto, ottenuto il visto e scelta la meta…partii alla volta di Melbourne, Victoria, Australia.
Arrivai a Melbourne in una mattina calda, anzi caldissima…c’erano circa 40° gradi…spaesata, assonnata e direi stordita dal fuso orario (in quella stagione c’erano direi 9 ore di differenza)…uscii dal mio “pulitissimo” ostello della gioventù e mi recai a zonzo con l’intento di cercare qualcosa da mangiare e di scoprire un po’ questa Australia che avevo sognato fin da bambina.
Iniziai a camminare sotto i roventi raggi del sole…camminai per ore scoprendo posti che all’epoca non avevano ancora nome e memorie associate… camminavo e scoprivo. C’era la China Town di Melbourne vicina a little Burke Street se non ricordo male…. Chiassosa, ricca di mille profumi di spezie e colori….mi sembrava di essere in uno di quei film americani che si finisce tutti in un inseguimento tra lame, coltelli, anatre spiumate e arti marziali.
I public bath di Elizabeth Street, il campus universitario della famosa –almeno in Australia- Melbourne University, il Victoria Market (nome in onore della regina Vittoria e del legame che gli Australiani hanno con la monarchia inglese) dove ancor oggi come allora tutti si va in coda dietro ad un furgoncino allestito a cucina, a comperare, come in una sorta di tradizione popolare, per 5 dollari 6 donuts…niente altro che pastella fritta e zuccherata farcita di una marmellata di frutti di bosco super dolce.
Swanston street con RMIT, una delle strutture universitarie più moderne ed incredibili che abbia mai visto…sembra di essere al Centre Pompidour di Parigi, ma più tecnologico e colorato. Chiaramente è un’università che a noi, studenti internazionali, costa più che parecchio!
La State Library con la sua facciata ispirata ai templi greci…con in più quel tocco moderno che piace tanto agli architetti australiani per cui nel giardino è possibile vedere una colonna dorica che sprofonda nel terreno come fosse una rovina storica.
E camminando, non discostandomi dal quelle che sono le arterie principali del centro….della CBD (central business district) arrivai in quello che fu per me amore a prima vista. Flinder square e South Bank.
Dovete sapere che tutte le città Australiane hanno una South Bank…che altro non è che un lungo fiume…addobbato ad arte con particolari strutture architettoniche e con camminate e giardinetti.
Credo che l’anima di ogni città d’Australia (almeno sulla costa Est- l’altra non l’ho ancora visitata) si possa percepire dalla banchina…
Melbourne offre uno spettacolo architettonico come non ne ho visti molti (e io sono una che ha avuto l’occasione e la fortuna di viaggiare)..una giustapposizione di stili, epoche storiche ed emozioni che se visti in un giorno di pioggerellina prendo colori impensati e quel non so che di romantico. È per me infatti uno dei posti più romantici al mondo…forse perché è legato al momento in cui mi sono innamorata dell’Australia. E seppur allora ero ancora pesce fuor d’acqua ho deciso che mi sarebbe piaciuto vivere “a testa in giù”.